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Ambiente. I Comuni chiedono green economy e rispetto obiettivi UE

lentepubblica.it • 6 Maggio 2014

Ambiente. Anci in audizione alla Camera: Comuni più coinvolti e maggiore coerenza regole rispetto a riforme e obbiettivi UE.

L’associazione rappresentata in audizione da Tommaso Sodano, vicesindaco di Napoli e delegato Anci all’ Ambiente, e da Stefano Pisani, sindaco di Pollica.

Correzioni alle misure sulla raccolta differenziata per renderle coerenti con gli obiettivi Ue, ed al sistema sanzionatorio che rischia di penalizzare i Comuni, revisione delle regole sul tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti, maggiore attenzione alle aree naturali protette. Queste le principali indicazioni che l’Anci ha fornito oggi nel corso di un’audizione davanti alla commissione Ambiente della Camera, nell’ambito della discussione del collegato alla legge di stabilità 2014, che introduce norme in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali. Il punto di vista dei Comuni (sintetizzato in un documento è stato rappresentato da Tommaso Sodano, vicesindaco di Napoli e delegato Anci all’ Ambiente e  da Stefano Pisani, sindaco di Pollica, che rappresenta l’associazione nel Comitato Marine Strategy del ministero Ambiente.
Sodano ha segnalato la necessità di un maggiore coinvolgimento dei Comuni sulle misure ambientali, anche in vista del provvedimento annunciato dal governo. “Vogliamo dare il nostro contributo, ma la normativa deve essere più coerente con le riforme istituzionali che stanno maturando, ad iniziare dal Ddl Delrio e dalla revisione del titolo V”, afferma il delegato Anci.
Da parte del vice sindaco di Napoli anche l’auspicio che vengano ‘corrette’ alcune incoerenze del collegato ambientale: “Sui rifiuti il provvedimento prevede il raggiungimento dei soli obiettivi di raccolta differenziata al 65 per cento differiti al 2020, secondo specifiche gradualità. Ma ciò non risulta più coerente e sostenibile – osserva Sodano – nel nuovo impianto del Codice dell’Ambiente, senza certezza dell’effettivo avvio a riciclo e senza coerenza con la dotazione impiantistica”. Tanto più che “si dice nulla o poco sul tema della capacità di riciclo dei materiali al 50 per cento come prevede l’Europa”.
L’associazione paventa anche il rischio di un trattamento discriminatorio verso i Comuni. “Se nel testo del provvedimento, l’obiettivo di sola raccolta previsto nella disposizione è posto indistintamente a carico degli Ambiti Territoriali Ottimali o dei Comuni, le sanzioni in caso di inadempienza (maggiorazione del tributo smaltimento discarica) sono invece esclusivamente a carico delle singole amministrazioni”.
Quanto al tema specifico delle aree naturali protette, il sindaco di Pollica, Stefano Pisani, saluta con favore le prime modifiche introdotte alla legge quadro, la 394 del 1991. Ma proprio per garantire “una corretta valorizzazione ed utilizzo delle aree”, propone la costituzione di un ambito autonomo anche per i servizi pubblici locali. “Poiché questi incidono direttamente sulla materia ambientale e sulla biodiversità, ci pare essenziale che intervenga questo correttivo alla normativa di settore”, conclude il rappresentante Anci.
FONTE: Anci
ambiente
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